Questi bambini limitano l'alimentazione all’assunzione di un numero molto ridotto di cibi “preferiti” (cinque o sei cibi differenti). La dieta è solitamente ricca di carboidrati, spesso sono inclusi pane, patatine e biscotti. Un tipico esempio potrebbe essere un bambino che mangia solo un particolare tipo di fagioli, pane bianco proveniente da un certo supermercato, patatine alla cipolla o al formaggio e biscotti al cioccolato. Genitori che tentano di ampliare il repertorio dei cibi di solito incontrano estrema resistenza e distress. I bambini con questa forma di alimentazione estremamente selettiva spesso mantengono un peso e un’altezza appropriati per la loro età. In altre parole, la loro crescita non sembra essere compromessa dalle abitudini alimentari. La richiesta di aiuto da parte dei genitori è dovuta prevalentemente all’impatto che questo problema ha sul funzionamento sociale. Quando il bambino diventa più grande intraprende un maggior numero di attività sociali con individui della stessa età e l’alimentazione potrebbe far emergere più di un problema. I tipici eventi che scatenano una richiesta di aiuto includono l’incapacità a prendere parte ad eventi sociali, come le feste di compleanno, dormire da un amico, le gite scolastiche, ecc. Nella maggior parte dei casi, l’alimentazione selettiva è considerata come un problema sociale piuttosto che fisico. Talvolta questo comportamento è associato ad alcune patologie psichiatriche quali autismo o sindrome di Asperger, altre volte esistono modelli complessi di comportamento quali la tendenza a non modificare le proprie abitudini e incapacità di tollerare situazioni nuove.